Terminata poco prima di mezzogiorno la task force regionale per l’occupazione. A proposito dei cassintegrati ex Ilva in As, la Regione ha ribadito che i LPU, pensati per questa parte di lavoratori, non hanno nulla a che vedere con i Lavori Socialmente Utili (LSU). Usb ha ribadito che i Lpu non devono essere intesi come sostitutivi del reinserimento in fabbrica dei circa 1.800 lavoratori, ma come intervento che consentirà di accompagnarli fino al ritorno alla normalità, al fine di garantire loro una retribuzione dignitosa grazie alla somma tra cassa integrazione e appunto Lpu.
D’intesa con altre organizzazioni sindacali, Usb provvederà a breve ad inviare una serie di proposte alla Regione e al Ministero del Lavoro al fine di fornire un contributo per il superamento delle varie crisi occupazionali. L’ente ha inoltre proposto l’allargamento delle stesse opportunità anche ad altri lavoratori, ipotesi che l’Unione Sindacale di Base aveva immaginato e che quindi ritiene utile al fine di mettere in sicurezza gli altri cassintegrati sul territorio jonico.
La Regione ha intanto pensato ad una integrazione dello stipendio di un ulteriore 10 % per alcune attività che potrebbero essere affidate a questi lavoratori a fronte di progetti presentati.
Riferita intanto la ben avviata interlocuzione con i vari Ministeri. Bisognerà ancora percorrere tanta strada, ma il fatto che siano già stati fissati nuovi incontri fa ben sperare che ci sia la volontà politica.
Una buona notizia per i lavoratori ex Taranto Isola Verde. La Regione ha preannunciato che ci saranno a breve sviluppi per definire, di concerto con i Ministeri, la situazione della forza lavoro coinvolta in questa vicenda.
Michele Altamura Coordinatore Lavoratori ex Ilva in AS Usb Taranto

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