Si è tenuto presso l’aula Socrate della Direzione Generale di Taranto un incontro informativo sul trasferimento dei call center presso la sede dedicata di Via Ancona. Presenti all’incontro l’amministratore unico SanitàService Dottor Vito Santoro e il Direttore servizi Cup Dottor Gian Rocco Rossi.

Il Dottor Rossi dopo aver elogiato e ringraziato tutti gli operatori per l’eccellente lavoro svolto nella fase cruciale dell’emergenza Covid-19 ha esposto il percorso riorganizzativo con il quale sarà articolato il progetto per la realizzazione del centro unificato dei servizi di call center che avrà come scopo il miglioramento dei servizi offerti all’utenza. Il centro unico sarà dotato di 40 postazioni e il progetto di trasferimento sarà graduale e suddiviso in 3 fasi. Nella prima fase verranno trasferiti 33 operatori CUP e call center di taranto e 21 della provincia .Nella seconda fase,20 operatori delle casse che andranno a comporre l’agenda relativa alle prestazioni sanitarie.Nella terza fase, 7 operatori che si occuperanno dell’anagrafe sanitaria e dei servizi per gli immigrati. A tal proposito è stata fatta comunicazione della possibilità di ampliare attraverso la collaborazione dei CAF che hanno manifestato interesse, il servizio anagrafe relativo al lavoro di cancellazione e scelta del medico curante. Dal trasferimento sono esclusi 4 operatori dedicati ai servizi di segreteria, screening e radiologia.

Il Direttore Gian Rocco Rossi ha sottolineato l’importanza di una adeguata formazione degli operatori al fine di garantire una interscambiabilità delle mansioni tra gli operatori. Il centro unico sarà attivo 12 ore al giorno distribuite su due turni. Come USB abbiamo fatto presente che: il trasferimento nella nuova sede è una soluzione migliorativa per tutti gli operatori che operano in locali non adeguati e improvvisati del capoluogo ionico ma pesa notevolmente sui restanti lavoratori, molti dei quali ancora part-time che provengono dalla provincia.

Abbiamo così chiesto che ci sia l’equiparazione oraria per i lavoratori ancora a 30 ore settimanali. Richiesta che sarà valutata solo dopo aver risolto i vari contenziosi con le aziende appaltatrici. Inoltre abbiamo richiesto la possibilità di mantenere la dislocazione dei call center della provincia mantenendo così le sedi di appartenenza dei lavoratori in quanto la digitalizzazione, la modalità telematica e l’abolizione degli sportelli front office di tutti i servizi comporterebbero notevoli disagi anche per i cittadini se si valutano l’anzianità anagrafica degli utenti e la presenza di molti immigrati sul territorio.

Durante l’incontro Usb ha esposto anche le problematiche relative ai 2 soli operatori presenti sul territorio che si occupano in modalità front-office dell’anagrafe sanitaria sui quali si concentra tutta la mole di lavoro del bacino ionico, chiedendone il potenziamento. A conclusione di quanto esposto siamo dell’avviso che il miglioramento dei servizi al cittadino assume un carattere rilevante ma riteniamo che tutto ciò non debba pesare esclusivamente sui
lavoratori. Chiediamo quindi che vengano rivalutati alcuni aspetti relativi alle condizioni dei lavoratori garantendo loro dignità, sicurezza e benessere psico-fisico.

Franco Rizzo Coordinatore provinciale USB Taranto
Simona Laliscia RSA Usb Taranto

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