La nuova gara d’appalto per la ristorazione dei pazienti delle strutture ospedaliere e sanitarie della Regione Puglia contiene troppi elementi critici per garantire la qualità del servizio erogato e la tenuta dei livelli occupazionali. E’ necessario non solo un approfondimento sui termini dell’avviso pubblico, ma soprattutto una riflessione ormai non rinviabile sull’internalizzazione dell’intero settore, sulla scorta delle positive esperienze già attuate per il CUP e il 118. L’esclusione dalla gara di numerosi centri cottura interni alle strutture ospedaliere, comporta infatti che la preparazione dei pasti avverrà, con tutta probabilità, a distanza di chilometri dai reparti in cui dovranno essere serviti e consumati, con evidenti ricadute sulla qualità di un servizio che costituisce a tutti gli effetti parte integrante della terapia di un paziente ricoverato e merita la giusta rilevanza sul piano sanitario. Per capire l’ampiezza e gravità del fenomeno, basti pensare che, in base al nuovo bando, resteranno operative solo 6 cucine ospedaliere in tutto il territorio regionale, mentre intere province dovranno ricorrere a centri di preparazione e smistamento dei pasti esterni alle strutture sanitarie.
Inoltre, l’incerta formulazione delle clausole di salvaguardia all’interno dell’avviso pubblico pone il concreto rischio di una precarizzazione dei rapporti di lavoro esistenti, già ora in stragrande maggioranza a tempo parziale, e getta un’ombra sulla tenuta stessa degli attuali livelli occupazionali del settore. In questo quadro, riteniamo indispensabile che la Regione Puglia sospenda l’avviso di gara e convochi le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori per approfondire le evidenti criticità rilevate da più parti. Inoltre riteniamo che non sia più prorogabile una seria riflessione sull’internalizzazione del settore che garantisca stabilità alle tante lavoratrici e lavoratori pugliesi e continuità nell’erogazione di un servizio fondamentale nella cura delle persone che sia caratterizzato da alti livelli di qualità.
In attesa del tavolo di confronto regionale, giovedì 13 Gennaio terremo un attivo delle delegate e dei delegati dell’ USB di settore per valutare le imminenti iniziative da intraprendere sulla questione.
Francesco Rizzo
USB Lavoro Privato Taranto