Siamo stupiti dalla mancanza di comunicazioni sulle verifiche realizzate nei confronti della NIAL MAIL SRL da parte del Comune di Taranto che, dopo gli annunci delle scorse settimane, non ha ritenuto neppure di ricevere la delegazione di lavoratori riuniti in presidio davanti al Palazzo di Città. Sappiamo che nei giorni scorsi si è tenuta una riunione tra il Comune di Taranto, in qualità di committente, le società affidatarie del servizio di notifica delle sanzioni amministrative (Maggioli e Poste Italiane) e la stessa NIAL MAIL Srl, quale affidataria indiretta, ma tutt’oggi non abbiamo nessuna informazione al riguardo né evidenza di soluzioni concrete, in grado di mettere fine alle sistematiche violazioni contrattuali, alla precarietà, all’elusione delle norme sulla sicurezza sul lavoro che la società tarantina impone ai lavoratori e alle lavoratrici che, anzi, continuano ad essere oggetto di quotidiani soprusi, dopo il licenziamento pretestuoso di INES MARINO, avvenuto alla vigilia di natale, la cui unica colpa resta quella di aver aderito al sindacato per rivendicare giustizia e diritti. Nonostante le ripetute denunce e le iniziative pubbliche, ancora oggi i lavoratori della NIAL MAIL SRL continuano a svolgere la loro funzione di MESSI NOTIFICATORI, incaricati di pubblico servizio per conto del Comune di Taranto, subendo ritorsioni e vessazioni per aver chiesto il rispetto dei loro diritti, sottopagati e in condizioni di insicurezza lavorativa. Il tempo è purtroppo scaduto e, stando così le cose, ci sembra difficile riconoscere al Comune di Taranto quella funzione che ci saremmo aspettati di garante dell’interesse pubblico e delle risorse dei contribuenti, tutt’oggi affidate a predatori del mercato abituati ad operare sfruttando i lavoratori e violando le norme.
Francesco Marchese USB Lavoro Privato Taranto