Si è tenuto giovedì 17 febbraio sotto la sede della Presidenza della Giunta regionale, sul Lungomare di Bari, il presidio organizzato dalla nostra organizzazione sindacale contro il bando di gara sul servizio mensa negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Un bando del quale abbiamo avuto già modo di sottolineare le incongruenze. Nel corso dell’iniziativa, una delegazione è stata ricevuta dal dott. Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute della Regione, al quale sono state manifestate tutte le nostre perplessità rispetto ad un bando che rischia di essere un massacro sociale.
Il bando contiene le clausole di salvaguardia per i lavoratori, ma è stato scritto in modo da lasciare fuori più del 40% dell’attuale forza lavoro, peraltro costituita in gran parte da cinquantenni, quindi difficilmente ricollocabili.
Alcune importanti aziende del settore hanno già puntualizzato che, in queste condizioni, non potranno garantire la continuità lavorativa. Per noi del tutto illogica la chiusura di decine di cucine ospedaliere su tutto il territorio regionale, definite inagibili (per noi nient’altro che una scusa). Impensabile che ci sia un solo centro cottura con la chiara conseguenza di un servizio pessimo per gli utenti.
Abbiamo ribadito la nostra proposta di INTERNALIZZARE perché se si vuole risparmiare (non a scapito dei lavoratori) e razionalizzare la spesa, il modo migliore è quello di gestire in proprio tale servizio. Il Direttore del Dipartimento Salute ha ascoltato i rappresentanti dei lavoratori per poi dire che non era in grado di darci risposte e che il tutto sarebbe stato trasmesso alla parte politica.

Nei fatti è emersa con chiarezza la volontà politica della Regione Puglia di difendere l’attuale impostazione del bando anche al prezzo di affrontare le conseguenze occupazionali e sociali che da esso potrebbero derivare. In questo quadro, non ci conforta la convocazione dell’Assessore Regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, prevista il 3 Marzo prossimo, nel solco di un’impostazione che tenta di rimandare il problema anziché affrontarlo alla radice. Per questo la mobilitazione dei lavoratori proseguirà con altre iniziative di lotta che si articoleranno già dai prossimi giorni nei luoghi di lavoro, nei territori e a livello regionale. Usb continua ad essere convinta della necessità di sospendere, o meglio revocare, il bando di gara.

Usb Lavoro Privato

 

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