Risorse dalle bonifiche all’attività produttiva. Usb ribadisce no secco alla vigilia dell’inizio dell’iter di  discussione in Senato del Decreto Energia

Parte domani l’iter di discussione in Senato del Decreto Energia all’interno del quale c’è il provvedimento relativo allo spostamento dei 150 milioni dall’attività di bonifica alla produzione. Opportuno, in questa particolare circostanza, ribadire la nostra netta contrarietà al trasferimento di queste risorse che devono assolutamente essere disponibili per dare una importante spinta alle operazioni di bonifica del territorio jonico e, al tempo stesso, permettere di portare a compimento il progetto che mira ad reimpiegare gli ex Ilva in As in queste attività.
Assurdo destinare i 150 mln ad una fabbrica che è al collasso grazie anche a scelte inopportune da parte della gestione manageriale. Dunque no secco a quella che potrebbe essere l’ennesima decisione sbagliata, di cui a farne le spese sarebbero  come sempre i cittadini, privati degli interventi atti a bonificare le zone compromesse, ed i lavoratori ai quali non verrebbe data la possibilità di integrare il loro ridotto reddito (sono in cassa integrazione) rendendosi al tempo stesso utili per la comunità ed il ripristino di condizioni dignitose di vivibilità degli spazi comuni.

Franco Rizzo Coordinatore provinciale Usb Taranto

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