Sia gli operatori del Centro per l’impiego che i cassintegrati (Ex Ilva, Cemitaly…) sono costretti a recarsi presso la Biblioteca Comunale di Massafra, altri finanche a Martina Franca. I lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria infatti devono raggiungere sedi diverse da quella di Taranto al fine di adempiere a inderogabili adempimenti amministrativi, e quindi per firmare il patto per la Cigs. Questo a causa della chiusura degli uffici di Taranto del Centro per l’ impiego, da parte dello Spesal che ne ha ordinato lo sgombero, pare per inagibilità.

Questo è vergognoso soprattutto se si pensa che si tratta dello spostamento di quasi 1.300 lavoratori. Auspico che venga al più presto ripristinata la situazione preesistente, garantendo locali idonei ad ospitare quello che un tempo si chiamava Collocamento. Invito l’amministrazione comunale di Taranto ad assumere l’impegno affinché venga individuato, all’interno dei suoi uffici, un locale nel quale possano trovare spazio 10 postazioni da destinare, almeno momentaneamente, ai servizi garantiti dal Centro per l’Impiego, ponendo così fine ad un disagio che interessa tanto i cassintegrati quanto gli operatori del Collocamento.

Franco Rizzo Esecutivo Confederale Usb

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